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sabato 20 febbraio 2016

Aggiustando



Proseguendo, sulla strada del sentire,
mi rassereno nel controllare le orme lasciate
che, già cancellate, hanno abbracciato la mia storia,
una tra le tante, un pezzo di memoria nell'andirivieni
dei destini, nei chiaroscuri dell'animo laddove è bello sapersi amati.
Ho rivisto il mostro, l'ho guardato negli occhi, quei suoi occhi
incantatori, quel suo silenzio, rumoroso nelle stanze dei miei trascorsi.
Ho raggiunto la ragione che cercavo, ne ho assaporato la sconfitta,
la deplorevole "scusa" che è solo pronunciata, respirata ad alta voce.
E' un gioco questa vita, è l'eternità stessa racchiusa in quella lacrima
non scivolata sull'avaro volto, con testardaggine trattenuta nel lobo oculare,
così solo per guardare, come se un fuoco intenso stesse bruciando in mezzo a noi,
tra noi lì, deformandoci. Depurante quella fiamma che riporta sulla retta via, non grigia,
razionalmente inquadrata nei passi a proseguire e adeguatamente distanziata
dallo sguardo indiscreto ed irriverente, è il percorso verso il vero sé.


Francesco Iannitti

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