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domenica 4 ottobre 2015

A negare


… come quando al mattino,
la finestra aprendo, di rugiada e
di passi che a ripercorrerli riempiono
i solchi in attesa del seme.
E non solo le ginestre e i gerani,
dai loro vivaci profumi,
emanavano fragranze e stimoli,
di ricordi umani eran fatti i minuti,
di intramezzi scorretti gli sguardi distratti.
Procedendo discreta la sera, di elegia già gonfia,
occhi sugli occhi che sussurrando sorridono,
fiori di loto ad attenderci, altri anfratti.
Il sapore che quel bacio andava a ricamare.
Non era il cerchio in un quadrato la corretta via
fino a casa, era tortuosa sì, ma non perigliosa
laddove coscientemente mostrata, accompagnata.
Comandava la penna la mano impaziente,
scrittura dettata da ombre a dir poco sciamane
se ritraendomi cancello e correggo, distolgo destino.
E’ questo il vero amore? Palesato in ritirata?
Son questi i sentimenti di un gatto per il suo pezzo di Colosseo?
“Sì” si sentì, erano i cori armoniosi dei cuori tuonanti,
il gladiatore che infilza il cibo e addenta.

Francesco Iannitti

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